XIV-I Sognare di stare in macchina

I sogni sulle macchine nel mio caso so interpretarli bene. Soprattutto quello che ho fatto due notti fà.

Dunque partiamo da alcuni punti cardine comuni dell’interpretazione . Sognare di stare in una macchina con qualcuno che sta guidando al posto nostro (cioè noi stiamo in uno dei posti passeggeri) equivale a non sentirsi “padroni” del proprio destino, della propria vita. Chi guida, nel sogno, è quello che secondo una parte di noi sta dirigendo la nostra vita, mentre dovremmo farlo noi. Se siamo noi a guidare, vuol dire che siamo padroni delle nostre azioni, siamo noi a decidere per noi stessi, e nessun altro. Quando la macchina è ferma, parcheggiata, o rotta…. insomma quando la macchina è immobile significa che non abbiamo la sensazione di realizzarci, di proseguire verso i nostri obiettivi di vita. Qualcosa, qualcuno ci blocca, a volte siamo noi stessi seduti nella macchina immobile, eppure non stiamo guidando.

L’altra notte il mio inconscio è stato bello chiaro. Ero in macchina, al posto del passeggero, e al posto del guidatore c’era il mio compagno. La macchina era ferma. Fuori era buio e stavamo entrambi preoccupati, io soprattutto. Io avevo il finestrino abbassato. Ad un certo punto si avvicina un tipo alla macchina. Inizia ad infilarsi dal finestrino e mi mette le mani in faccia, cerca di picchiarmi, mi insulta. Io lo respingo mandandolo diverse volte a quel paese molto rumorosamente. Lui fa per andarsene, ma poi ritorna e di scatto cerca di infilarsi per baciarmi. E’ il quel momento che il mio compagno lo prende con una mano per il collo, e lo stringe talmente forte da staccargli la testa dal resto del corpo. “Ho ancora paura” gli dico “Lo so ma prima o poi dovrai farci i conti” mi dice lui. Io tiro su il finestrino… prima interamente… poi lascio una parte abbassata e gli dico “ecco magari non lo chiudo tutto… magari lo lascio un po aperto così se torna gli facciamo vedere”… e mi sveglio.

La macchina era ferma perché in questo periodo entrambi stiamo attraversando un periodo molto difficile da punto di vista del singolo. Entrambi abbiam davanti prove che ci sembrano insuperabili e nessuno dei due riesce a sentirsi soddisfatto, a dire “cavolo… finalmente riesco ad andare avanti”… entrambi siamo fissati in questa “secca” e ce la stiamo mettendo tutta per uscire. Per questo la macchina è ferma. Ed io sono al posto del passeggero perché la mia gravissima deficienza economica mi ha portata a pietrificarmi. E quindi non riuscendo ad essere indipendente, non posso sentirmi padrona della mia vita, se non vedendola  piena di mancanze, di cose oscure, di cose di cui devo privarmi. E il tipo… il tipo è sempre lì. Anche se durante quella famosa notte (ironia della sorte 8 marzo…) in cui ben due maniaci stupratori hanno tentato di assaltarmi stile “pulmino ULTRA'”  non è successo niente e sono passati anni… ricordo tutto nitidamente come se fosse ieri. Sono stata davvero fortunata (e scaltra anche)… davvero… ma la paura che possa succedere di nuovo mi terrorizza, mi blocca. Ogni persona del sesso opposto che non conosco resta per me un potenziale pericolo.  Odio gli uomini, sempre e costantemente, il più delle volte. Anche se so che c’è qualcuno che mi protegge… so che non ho risolto questo problma… e che la paura torna dal mio inconscio a dirmi che sta ancora lì.

Non vedo l’ora di sognare reagire, reagire pesantemente e violentemente per liberarmi dal terrore… ma per farlo dobbiamo rimettere in moto la macchina, ripartire, ed io devo armarmi. Meglio di quanto sono armata ora.

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